La Casa di Dio...


... è il mio corpo, la mia carne, questa vita che Tu mi doni e rinnovi, ogni giorno. Signore Gesù.



Dove dimori?
Non è una domanda strana?
Quei due si mettono a seguirti, Gesù, perché il loro cuore è stato toccato da quella frase di Giovanni Battista: «Ecco l’agnello di Dio!»... l'Agnello di Dio? e cercare di sentire qualcuno di tutti i significati che questa frase poteva avere per un ebreo piccolo piccolo ai margini di Israele, piccola piccola, ai margini dell'Impero Romano. 
Quei due discepoli devono aver rabbrividito... e poi - diciamolo, Gesù - tu dovevi essere pure bello e affascinante. 
Quindi ti seguono.


Chissà cosa pensano di scoprire, se il segreto di quella frase e qualche significato di quella definizione di Giovanni Battista.
Ti vengono dietro solo che tu sei imprevedibile.
Ti fermi, li guardi, chissà se sorridi accogliente o resti serio, ma, comunque, chiedi con ruvidità: «Che cercate?».
Li prendi alla sprovvista, lo sento, e la risposta è un'altra domanda: «Rabbì, dove dimori?».
Non sanno cosa rispondere alla tua domanda, perché non sanno che cosa cercano, e allora dirti che cercano di sapere dove tu abiti è la cosa più seria che possono fare.
Già.
Dove abiti, Gesù? dove dimora la tua vita di "Agnello di Dio" e di "Messia di Israele" e di "Logos-Verbum"?
Dove vivi, nella mia vita di conquistato dal tuo amore, di preda felice della tua vittoria? 
Signore Gesù, mio Sposo?



Gv 1,35-42

"Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro
".


Ecco che cosa cercavano.
«Abbiamo trovato il Messia» e qui non c'è quello che poi dirà Natanaele, che da Nazareth niente di buono può venire. Ma Simone di Giovanni, fratello di Andrea, è persona semplice e diretta. Se il fratello gli dice che hanno trovato il Messia di Israele lui va a vedere, senza fare troppi petegolezzi su Nazareth e su Israele.
In fondo  è semplice, Gesù, e questo vangelo lo si comprende velocemente.
Vogliamo essere condotti dove tu vivi, in modo che tu possa guardarci negli occhi, sorridere d'amore e darci il nome d'amore che tu hai pensato per me dal tuo eterno.
E così ricordarci sempre, in questa vita e nell'altra, il momento in cui ti abbiamo trovato, per non lasciarti più.

«Erano circa le quattro del pomeriggio», erano circa le due del mattino e...

ciao r






Commenti

Post popolari in questo blog

AVVISO importante ALLE LETTRICI E AI LETTORI

Guadagnare

Adesso è il tempo (su "Perfct days" di Wim Wenders)