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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Tenetevi pronti ...

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... all'amore. Ascoltiamo davvero la Parola che Gesù ci racconta e che una tradizione di quasi duemila anni ci ha trasmesso? La ascoltiamo con tutto il nostro “cuore”? Con la nostra vita intera? « Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo ». La 1° domenica di Avvento. Il “capodanno” liturgico. Ricomincia l’anno della Parola di D** tra di noi, così come ci è stato trasmesso attraverso quasi 2000 anni di storia. E quale storia! Incredibilmente importante nelle nostre sorti umane e pure a causa – forse sopratutto a causa - di questa parola di D** trasmessa e tradìta con il nome di Cristo, cioè della funzione che una parte di Israele attribuì a Gesù di Nazareth, profeta grande in parole e opere vissuto tra l’impero di Cesare Ottaviano detto Augustus (il venerabile, colui che accresce la nostra ricchezza) e suo figlio Tiberio. Gesù di Nazaret che, appunto, fu crocifisso e morì sotto Tiberio e mentre Po

Il tuo regno e questo mondo ...

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... per te, re solo d'amore, il re dell'amore e di ogni amore. Tu sei Re, Gesù mio, Sposo. Sei Re per discendenza, per sangue diciamo noi mortali abituati a identificare nel sangue al vita. Ma la tua discendenza, la tua ascendenza, il tuo legame inscindibile non è fatto di sangue mortale. È fatto solo d’amore e di un amore pieno e completo, che ti informa – che ti dà la forma – di chi ami e da cui sei amato. La tua relazione filiale – parentale è fatta “soltanto” d’amore - quell’amore che “move il sole e l’altre stelle”, che ordina i disordini probabilistici dei quanti, che girovaga tra i buchi neri, delle stelle e delle nostre coscienze, esplorando quegli “orizzonti degli eventi” che non vorremo mai vedere spezzati e rotti, ma dove quell’Amore che chiamiamo “Dio” e di cui io scrivo solo la prima lettera, dove D** entra come vuole e quando vuole. A giocare con noi, a farsi rifiutare da noi, a spargere semi che muoiono per fare vita.

Amore è (e) perseveranza...

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... e molta fiducia... Non si può dire che non sei chiaro, Gesù sposo. magari c'è anche chi dice che sei minaccioso. Ma tu non minacci mai. Ci racconti cose che ci possano servire per capirti (e viverti !) nella nostra vita. Per capirti al tuo tempo, quando parlavi ai tuoi amici e alle tue amiche, donne e uomini della Palestina ebraica e dei mondi arabi e greci attorno. Ma per capirti anche noi oggi, nati viventi oltre duemila anni dopo la tua nascita, e pure da quelli che verranno e saranno in grado di leggerti e lasciarti entrare nelle loro vite, ovviamente molto diverse dalla mia e dalla tua, Gesù amore. Quindi non minacci, ma cerchi di far capire due cose importantissime, legate tra di loro e a quelle serie complesse di esperienze che noi chiamiamo "amore": ovvero, la perseveranza e la fiducia. Due cose che messe insieme significano "coraggio". Davvero vale la pena ascoltarti. Lc 21,5.19 " Mentre alcuni parlavano del tempio, che e

Amore è (e) perseveranza...

... e molta fiducia... Non si può dire che non sei chiaro, Gesù sposo. magari c'è anche chi dice che sei minaccioso. Ma tu non minacci mai. Ci racconti cose che ci possano servire per capirti (e viverti !) nella nostra vita. Per capirti al tuo tempo, quando parlavi ai tuoi amici e alle tue amiche, donne e uomini della Palestina ebraica e dei mondi arabi e greci attorno. Ma per capirti anche noi oggi, nati viventi oltre duemila anni dopo la tua nascita, e pure da quelli che verranno e saranno in grado di leggerti e lasciarti entrare nelle loro vite, ovviamente molto diverse dalla mia e dalla tua, Gesù amore. Quindi non minacci, ma cerchi di far capire due cose importantissime, legate tra di loro e a quelle serie complesse di esperienze che noi chiamiamo "amore": ovvero, la perseveranza e la fiducia. Due cose che messe insieme significano "coraggio". Davvero vale la pena ascoltarti. Lc 21,5.19 " Mentre alcuni parlavano del tempio, che er

il D** della vita è ...

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... Amore immenso per chi è vivente. Un'altra trappola per te, Gesù mio, sposo. In realtà è una trappola continua e permanente per noi, che crediamo in te, e quindi crediamo alla vita. "Ma dimmi come è possibile la Resurrezione dei corpi? forza, Raffaele, dimmi pure come è possibile vivere ancora dopo che si è morti? ma che cosa significa questa vita in cui credi?" La domanda dei sadduccei sembra stupida, e in realtà nella sua volgarità e nella sua violenza verbale è pericolosa, perché implica far vedere immediatamente che la vita che viviamo in questo mondo non può continuare in nessun altro mondo. E neppure in D**, Immenso Amore. Allora ascoltiamoti con attenzione, perché ne vale la pena. Lc 20,27-38 " Si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratel