Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

L'umiltà è amore

Immagine
L'umiltà è libera. Il tema dell’umiltà, Gesù, è centrale nella tua parola e nella tua vita. Tu presenti l’umiltà come la sigla che D** mette sulla nostra vita quando sappiamo ascoltare la sua presenza tra di noi. Se sappiamo accoglierlo. Questa parabola è famosissima e presenta il comportamento fondamentale che dobbiamo essere davanti a D**, e quindi davanti alle altre persone umane. Ma che cosa significa, in questa parabola, “umiltà”. Che cosa dobbiamo prendere da te, Gesù Sposo, per assomigliarti anche in questa passione fondamentale di farci terra davanti al cielo immenso di D**? Ascoltiamoti. Lc 18,9-14 “ Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, i

La preghiera e (è?) la fede

Immagine
Ci sono un giudice iniqu o, una "vedova", un contesto c hiuso apparentemente non modifica bile, e c'è una scelta vince nte della vedova verso il giudic e . Poi c'è u na t ua do m anda sulla fede e su noi che si amo ancora nel mondo. Allora p erché, Gesù mio, questa tua parola che inizia con un inv ito a pregare incessantemente D** come faremo con un giudice iniquo - questo tuo e nostro D** che è Padre, Madre, Amante - perché q uest a tua parola termina con uno s consolato interrogati vo sulla fede? Qu al' è il no do della tua domanda, Gesù, Signore ? Ascoltiamoti   Lc 18,1-8 " Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé:

L'azione elementare.

Immagine
Che cosa è che ci salva, Gesù? La fede, dici tu sempre. E il vangelo di questa domenica ne è una dimostrazione forte e seria. Lo straniero ha fede. Guarisci dieci lebbrosi e solo uno, per di più samaritano, torna indietro a ringraziarti e a lodare D**. Uno straniero ti ringrazia e dà lode a D** quando altri, membri del popolo eletto, non sono in grado di capire e di decidere l'azione più elementare di tutte. Quella del ringraziamento. Tuttavia, Gesù, è vero non è semplice ringraziare, che è davvero difficile trovare dentro di sé la gratitudine vera, cioè gratuita, verso ciò che ci succede. Così la storia che succede in questo vangelo è davvero interessante e merita una grande attenzione ascoltare quello che il tuo amore ci fa risuonare dentro. Lc 17,11-19 " Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce:

avere Fede, essere fede

Immagine
... e dove le maiuscole e le minuscole hanno senso. Perché oggi ci parli di fede e di dono. Oltre il dovere. Oltre l'essere persone etiche. A D** non interessa l'etica, interessa l'amore inteso come dono, come l'andare oltre.  Lc 17,5-10 " Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo