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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

A parlar d'amore...

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... ti ascoltiamo, sempre. Perché tu sei Amore. « C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissat

Verrà la morte e...

"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" Scelgo il pezzo di un giornale tipicamente laico per mettere alcuni "puntini" sulle i di una questione di cui si parla con troppa facilità. Avere una "morte degna". Scelgo anche la poesia, grandissima, di un poeta laicissimo e suicida, Cesare Pavese. L'articolo http://www.ilpost.it/2016/09/17/belgio-eutanasia-minorenne/ La poesia Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Così li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel gorgo muti. Questa è l'e

I ricchi e il Povero, la Povera.

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Oggi parli di disonestà, cioè parli di ricchezza, parli di ricchezza disonesta, Gesù. Parli di ricchi e fai vedere sullo sfondo chi non è ricco, ma la ricchezza la subisce, e la cerca. Questo Parola parla di noi. Oggi dal Profondo del Divino, l’Altissimo Amore per mezzo tuo ci rivolge un monito e un avvertimento. Così, tu Gesù, ti interessi delle nostre condizioni reali e delle nostre reali miserie e ci avverti che dobbiamo scegliere. O il mondo con le sue glorie e le sue ricchezze, o D** con la sua felicità umile e sorridente, mite e serena, piena e mai conclusa. Infinita. Ascoltiamoti, Gesù. Am 8,4-7 “ Il Signore mi disse: «Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo l’efa e aumentando il siclo e usando bilance false, per comprare con denaro gli indigenti e il po

La domanda e la risposta. 24° domenica del tempo ordinario

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La domanda fondamentale ci segue sempre, affezionata e birichina, come un bimba bellissima e un poco brigante:  “Amore? Che cos’è l’amore?”. Io non lo so e lo chiedo a te, amore splendente, sposo Gesù. Lc 15,1-22 “ Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha diec