Vieni, vieni presto!

Il tuo arrivo, sempre.

Mio Re, Sposo, le nostre lampade sono accese,  l'olio non ci manca  ed abbiamo pazienza e desiderio di te.
Stiamo  tra noi, qui in attesa tua e del tuo bel sorriso di carne di vita, ed un poco spettegoliamo su di te, su come sei bello, su come è bella la tua sposa che ti attende con desiderio.
Ecco, mio Re, però non farci aspettare troppo; lo sai, siamo vergini, inesperte della vita e del male; certo, abbiamo il tuo Volto e la tua Parola costantemente davanti ai nostri occhi ed al nostro cuore, ma sempre possiamo ingannarci.
Per questo facciamo attenzione ai segni attorno a noi, anche se la stanchezza, in qualcuna di noi, si sente di più ed allora s'addormenta. Ma noi la proteggiamo dal freddo ... si risveglierà per tempo, lo sappiamo. Mettiamo al minimo pure il suo lume, affinché non consumi troppo olio. E ritorniamo a guardare i segni del tuo arrivo.
Gesù, Re Sposo, talvolta scopriamo di avere timore e ci stringiamo l'una all'altra, timore forte e di cuore e carne, perché ci sembra di vederti vicino, così vicino che ...






In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». Lc 21,25-28.34-36




Tu vieni all'improvviso.
Oh, Gesù mio, questo lo so. Sei venuto all'improvviso nella mia vita e sei venuto come hai scelto tu, da Re e Signore che non deve chiedere il permesso per entrare a casa sua. E sei entrato da me e ti sei accomodato nella tua poltrona, nel punto che preferisci di casa mia, lì dove si vedono i panorami migliori ed i colori delle stelle si confondono con i delicati e duri fiori nati da dolori di poete e poeti.
Tu vieni all'improvviso, ma non vieni inaspettato.
Quando tu arrivi si calma l'angoscia.
Non m'importa dei piatti da fare, della cucina da rigovernare, delle camere da letto da rassettare. Nulla m'interessa del lavoro da fare fuori casa e del cibo da portare. Nulla più m'importa di me stesso. Ho in casa il Re, il Re Sposo, colui che attendevo. M'importa sedermi ai tuoi piedi, abbracciare le tue ginocchia, ascoltarti fino a morire di felicità dentro il tuo sguardo d'amore.
Per rinascere: tua unica gioia, tuo unico amore.
Tu vieni all'improvviso, desiderato, accompagnato e preceduto da segni.
Questi segni sono spaventi di morte, perché la morte è questa nostra sorella che ti teme, perché sa che tu l'hai già vinta e che pure lei morirà, nascendo di vita quando arriverai vestito di gloria e d'amore.
Così siamo qui cercando di capire questi segni.




E vediamo una guerra minacciata tra Iran e Israele, due popoli a cui tu tieni in modo speciale e che ti sei conservato in tutti questi secoli per un tuo disegno che non conosciamo. E preghiamo che questa guerra non divampi, ed armi nucleari non siano costruite in livido simbolo di tragedia ed orrore per l'Iran, ed altre violenze nate da incubi ipernazionalisti ed autoritari non avvengano in Israele contro i tuoi fratelli palestinesi, che non siano più tormentati dai viscidi aliti di violenze fasciste ed arbitrarie. Ti preghiamo che cessino le guerre in Africa contro i tuoi amati fratelli e sorelle africane, guerre fatte perché poche compagnie capitaliste in nome e per conto di noi umani occidentali possano rapinare e massacrare queste sorelle e fratelli africani.





E vediamo la rapina contro i poveri continuare e gli stati prelevare tasse per dare soldi ad isitituti finanziari che li adoperano per scommettere in borsa su velocissime variazioni di prezzo senza curarsi se chi investe quei capitali in rendite così veloci ed importanti, poi investe anche per far lavorare esseri umani con la dignità e la libertà di "essere e rimanere umani". Anzi, più sono capitali derivati da violenze, arbitrii, stupri, taglieggi e rapine, meglio è perchè si possono chiedere aggi più alti e profitti maggiori in cambio di tutti i lavaggi fatti del sangue umano e delle grida di dolore di cui quei capitali grondano.




E vediamo lo stupro contro la vita continuare, per odio alla vita, per far diventare la vita una nostra schiava, spaurita e sottomessa, trasfromata in un vile resto, schiacciata nella sua libertà elementare. E sappiamo che questo strupro è la verità delle nostre continue violenze alle donne, alle tue donne così belle. Violenze che nascono dal rifiuto della  vita, dalla volontà di trasformare la bellezza della carne nella scarnificata e gelida lucidità dell'oro. Ma con l'oro non si fa l'amore, non si mangia, non si gioca. Con l'oro si muore soltanto. Proteggi le tue donne da noi, Signore Gesù, da noi maschi, che solo a sprazzi e dolorosamente siamo capaci di essere uomini per le nostre donne, carne della loro carne ed ossa delle loro ossa, e cuore dei loro cuori. Proteggi le tue donne, Signore Gesù, dall'arbitrio di noi maschi che non sappiamo amarle e cerchiamo di impedir loro di amarci anche in presenza della nostra aridità, perchè nei loro ventri fecondi loro sanno benissimo che la buona acqua data nel modo giusto, ed il lavoro d'amore rendono feconda ogni terra; anche la più gelida e amara. Proteggi le tue donne, Signore Gesù, da loro stesse e dai loro desideri di vendetta che le fa simili a noi e le fa violente ed arbitrarie, come noi; proteggile da loro stesse quando fanno un diritto l'assassinio di una vita inerme. Proteggile quando si vogliono trasformare in terre aride e vuote, come siamo noi quando le abusiamo e le facciamo così cattive.

 
 
Proteggici, Signore Gesù, quando leggiamo i segni del tuo arrivo.
Proteggici perché il tuo arrivi è qui tra noi, tu sei sempre "in arrivo". Ed allora il tuo laccio d'amore scatta sempre e sempre ci accoglie nella tua stretta d'amore. Proteggici perché questa tua stretta, questo tuo abbraccio d'amore ci fa male e ci fa cambiare abitudini.
Proteggici, perché solo così possiamo accoglierti e seguirti.

Ora che vieni, Gesù mio, adesso che vieni subito.

ciao r

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