Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Una via Crucis nel mondo, seconda stazione

Immagine
Quaresima 2012 - Via Crucis Introduzione C. Solo la tua Croce, Signore Gesù, ci consente di conoscere la nostra complicità con il male. Solo vedendo il nostro male appeso a quelle croci a destra ed a sinistra della tua possiamo trovare in te quell’amore che ci fa amare, dentro di noi ed attorno a noi, coloro che vivono di odio e di morte. Per ferire il loro odio, abbattere la loro morte; per fare vita insieme a te. C. In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo C. Il Signore Dio, Colui che ci ha amato dal principio sino alla fine, Colui che ha dato la sua vita per amore nostro, sia con tutti noi. T. E con il nostro spirito. C. Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero? T. Tu sei benedetto, Signore, perché ci ami con tutto te stesso, Tu sei la Vita. Trasforma in vita anche la nostra pesantezza. Signore, facci seguire Tuo Figlio Gesù, l’Amante, l’Amato. Seconda Stazione.  

Una Via Crucis nel mondo

Immagine
Quaresima 2012 - Via Crucis La Croce di Cristo è il trionfo di Dio, la Vittoria dell’Amore che ci dà la forza e la libertà di affrontare, dentro di noi ed insieme a tutti noi, amiche e amici nemiche e nemici,  i mali del mondo, i nostri mali. Per farci liberi dal peccato. Questo cammino lo faremo insieme, mio Re, ripercorrendo la tua strada dolorosa come la tradizione popolare qui da noi l’ha conosciuta e descritta. E così, insieme a te, conosceremo alcuni mali del mondo e cercheremo di meditare su questi orrori che ci dissanguano della vita che tu ci ha donato.  Per averla di nuovo, nel perdono amoroso, libera e piena di freschezza. Introduzione C. Solo la tua Croce, Signore Gesù, ci consente di conoscere la nostra complicità con il male. Solo vedendo il nostro male appeso a quelle croci a destra ed a sinistra della tua possiamo trovare in te quell’amore che ci fa amare, dentro di noi ed attorno a noi, coloro che vivono di odio e di morte. Per ferire il l

Parlar del Paradiso ... dire di te

Immagine
Mio Re, Signore Gesù. Tu sei il Volto e la presenza di Dio, il Santo, la Luce inimmaginabile, l'Assoluto Potente. Il Padre. Solo tu, mio dolcissimo e forte Re, solo tu ci porti a Lui. Nessun altra strada è aperta a noi umani per arrivare alla Soglia di Dio, all'Amore Eterno, fonte illimitata e completa di ogni forma di esistenza e di vita. Gesù mio. Un vecchio bambino, un giullare dei nostri giorni invecchiato nel successo ma che è rimasto un bambino proprio nel suo essere giullare, continua a parlare di te. Ed ha parlato di te ricordando che bisogna parlare del Paradiso e non della politica, dicendo che un giornale cristiano è tale perché porta il tuo nome, cioè perché parla di Dio. Quello che, secondo qualcuno, il tuo vicario ha già detto ripetutamente e (forse) sopratutto qui ...  «Noi oggi abbiamo spesso un po' paura di parlare della vita eterna. Parliamo delle cose che sono utili per il mondo, mostriamo che il Cristianesimo aiuta anche a migliorare il mondo, ma n

Ritorno a Gesù

Immagine
Vi devo un libro. Cioè, ve devo di più e parecchi, ma riducendo all'osso ve ne devo tre. E cominciare bisogna, ed allora cominciamo dal terzo. Cioè dall'ultimo. È una storia vecchia. Ha circa duemila anni e, per molti versi ed aspetti, è "La Storia". L'unica storia che abbiamo mai raccolto e raccontato, la sola storia che vede fiorire speranze dal suo stesso seminarsi nei cuori e nei corpi. La storia dell'amore che è più forte della morte. La storia di Gesù di Nazareth, profeta grande in Israele, condannato alla morte infamante degli schiavi dal terrore della morte e dalla schiavitù al male dei potenti e dei ricchi.  La storia antica del silenzio di Dio anche davanti alla morte di suo Figlio. La storia nuovissima della Resurrezione dai morti di chi è morto di morte infamante e che in questa morte ha raccolto e vinto ogni altra morte. Anche quella di chi l'ha condannato ed ucciso. "Ma scusa, raffaele, se questo tuo libro racconta la storia di Gesù,

Il tuo silenzio - 1 febbraio 2012

Immagine
Ascolto un Guccini d'annata correggo di Kierkegaard e ripasso  esistenze,  sparse vite,  fiumane di lune stracci. Ascolto il narcisismo pessimista  da me amato, allora, lontano da te e sento  un muoversi  nel cuore come, come Søren a Copenaghen,  forse,  sento un tuo cenno libero  - racconto strano - tuo discorso d'amore cantato  ad ogni discarica di carni ad ogni vomito di sessi ad ogni inseguimento di pecore smarrite lassù per cime ed abissi quaggiù per corpi indemoniati e città circhi per città imbrogli per mondi inganni che non t'arrendi  e cerchi e frughi e trovi  nei cuori i nostri cuori fino a vincere  ad amarci farti amare ... ... E come Søren nel rilievo di abissi in un colore di cieli nel sorriso dei tuoi angeli come Emily all'affogare di poesie come Etty nel ringraziarti tra patiboli so  perché non sento più pessimismo per questo  tuo vocìo lieve di silenzio. Gioia i