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Visualizzazione dei post da novembre, 2011

martedì 29 novembre della 1° settimana di Avvento

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Tre Tre volti - un lampo Tre sguardi - una luce Tre sorrisi - una carezza Talvolta sento un silenzio sottile come una notte di mare lieve come un sorriso di vecchia tagliente come seni di ragazza Talvolta sento un lupo come un luogo ameno come un’acqua fresca come una valle celata. Talvolta scopro un piccolissimo buio attendato fulgido al centro di carne dei miei notturni (quel canto d’angeli alle mie notti) - nostalgia - quieto di carni corsa di baci frenesia d’amore un sentiero e andare andare … andiamo ... Gioia in Gesù Risorto ciao r

Ai miei amici ed ai lettori occasionali

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Qui ci fermiamo. Volevo ringraziare i miei tre amici fedeli che non mi hanno mai abbandonato e tutti quelli che, una volta o l'altra, mi hanno visitato. Volevo ringraziare anche chi mi ha seguito sempre, pure senza dichiararlo mai. Mi fermo per qualche giorno e poi, con alcuni cambiamenti grafici e di stile, riprenderemo con lo stesso nome e con lo stesso scopo. Portare la Parola di Dio come un asino porta un carico. Lento e quieto, ubbidiente e docile alla voce dei suo padrone, privo di alcun merito sulla bellezza e l'utilità del dolce carico che trasporta. Fino a che Lui vorrà. (e cinque altre foto della serie per salutarvi da qui) Gioia in Gesù Risorto. ciao r

27 novembre 2011, prima domenica di avvento anno liturgico 2011-2012

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"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.  Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.  Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»."  (Mc 13,33-37)  «Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». Mio Re, dolcissimo Amico, qui finisce questa nostra strada insieme, fatta pubblicamente, in questo anno liturgico che è appena terminato.  Mi hai insegnato molte cose e qualcuna, almeno, spero di riuscire a farla diventare carne e sangue della mia vita.  Affido a te tutto quello che sono e, mio Re Amico, cercherò di vegliare sempre e di essere sempre con la lam

26 novembre 2011, sabato della XXXIV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.  Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo»." (Lc 21,36)  «Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». Mio Re, ecco il nostro percorso insieme in questo tuo Anno liturgico, è terminato. Ho scoperto una minima parte della grandezza e delle bellezze del tuo Amore, che descrive e racconta l'Amore sconvolgente del Padre Madre Amore, il Dio UniTrino, l'Infinita Bellezza quieta, l'Incendio d'amore divorante. La n

25 novembre 2011, venerdì della XXXIV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:  «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.  In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno»."  (Lc 21,29-33) «Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino». Il tuo Regno è già qui, Re Sposo, ed opera già tra di noi e dentro di noi.  Il tuo Regno è la tua Sposa promessa che si sta preparando, sta crescendo, sta imparando,  diventa sempre più grande e bella.  Ormai è vicina fiorire, a sbocciare nel pieno della sua bellezza. Mio bel Re, Amico e Sposo, dobbiamo attendere preparando, dobbiamo avere una pazienza attiva ed energica, che aspetta con ansia e dedizione la bruciante quiete d

24 novembre 2011, giovedì della XXXIV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.

23 novembre 2011, mercoledì della XXXIV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.  Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.  Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.  Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»."  (Lc 21,12-19)  «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno ... a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non p

22 novembre 2011, martedì della XXXIV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».  Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo."  (Lc 21,5-11)  «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”

21 novembre 2011, lunedì della XXXIV settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.  Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere»." (Lc 21,1-4)  «Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere». Mio Re, Gesù Signore, anche tu nella tua ricchezza ci hai dato tutto quello che avevi per vivere. E non "tutto quello che avevi per vivere come uomo ed umano", ma tutto quello che avevi per vivere in quanto Dio. Ci hai dato tutto il tuo amore. Amico mio, vorrei prendere esempio da te e farmi forte del tuo amore. Vorrei amarti con il tuo amore. Ma, qui ed ora, non mi è ancora possibile e non ci riesco ancora. Così ti offro la mia vita. Come vedi, mi

20 novembre 2011, XXXIV domenica del tempo ordinario

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Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell'Universo. "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.  Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.  Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo a

19 novembre 2011, sabato della XXXIII settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».  Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a prop

18 novembre 2011, venerdì della XXXIII settimana del tempo ordinario

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"In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo."  (Lc 19,45-48)  "Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo." Tu insegni, Gesù mio, e la tua parola arriva sempre al cuore. Ma troppo spesso non riesce a fermarsi e crescere perché il nostro cuore è troppo secco, troppo poco bagnato dalle lacrime e quasi nulla riscaldato dalla gioia. I capi e gli intellettuali di questo mondo tentano sempre di chiuderti