16 ottobre 2011, XXIX domenica del tempo ordinario

"In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. 
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». 
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». 
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio»."  (Mt 22,15-21) 






















 «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo».




Mio Re, tu sei semplice e senza alcuna complessità. Tu sei totalmente innocente, molto di più di quei bambini a cui ci chiedi di assomigliare, a cui ci chiedi di farci uguali.
Per questo l'ipocrisia con te non funziona. Perché prendi sul serio la domanda e la porti anche più avanti di quanto pensava e sperava, in cuor suo, chi ti ascoltava e provocava.
Ti fanno una domanda che per loro è falsa, cioè non ha risposta umana possibile. 
Con chi ti schieri? con il popolo di Israele o con l'oppressore romano? con chi stai? con il Dio di Israele o con il divus Caesar a cui riconosci potere ed autorità pagando il tributo?
Ma tu sei innocente e rispondi sul serio ad una domanda falsa ed ipocrita.
Talmente sul serio che vai molto oltre tutte le risposte che noi, da san Paolo e da Platone in poi, abbiamo provato a dare a questo problema.
Ci chiedi semplicemente di restituire, calcolando un debito in termini di relazione d'amore.
Dobbiamo restituire al potere politico quel che il potere politico ci dà. 
Dobbiamo restituire a Dio quel che Dio ci dà.
Il potere politico ci dà, quasi sempre anche se non sempre, la possibilità di vivere in pace. Allora dobbiamo restituirgli la forza e le capacità che spende per mantenere questa pace, questa tranquillità in cui viviamo.
Dio ci dà tutto se stesso. 
Dio ci dà la vita e l'amore, cioè tutto se stesso.
Allora cosa possiamo restituire a Dio? 
Soltanto la totalità di noi stessi, ma sapendo che neppure abbiamo iniziato a restituire qualcosa a chi ci ha donato se stesso. 
Come possiamo restituire qualcosa al Potente e Santo che si dona alla creature ribelle e fragile? 
Cosa restituiamo a quel Dio che dona tutto se stesso a coloro che inventano domande false ed ipocrite?
Signore Gesù, il nostro problema non è "il problema politico", ma è "il problema della verità".
Che cosa è vero, oggi, nella mia vita? Che debiti sono, oggi, nella mia vita? Cosa devo rispondere se una persone mi chiede amore dandomi odio?
Dobbiamo fare come te.
Tu non ci metti alla prova, mio Re.
Tu ci mostri solo la tua testimonianza: una parola semplice, una croce, una tomba vuota.
Il tuo atto d'amore che trasforma.
Dio, Unità e Relazione Amante.
La nostra unica vittoria vera.


ciao
r

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