05 ottobre 2011, mercoledì della XXVII settimana del tempo ordinario

"Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione»." (Lc 11,1-4)  




















 «Quando pregate, dite: Padre, ...».


C'è così poco da aggiungere, mio Dio.
Imparare a pregare. 
Imparare a lottare per la verità e l'amore sempre con la preghiera nel cuore e nella mano.
Imparare a reggere la verità dell'amore senza mai cadere nell'odio.
Imparare che la preghiera è fiducia e verità e che pregare significa stare nella fiducia e nella verità dell'amore.
Imparare che ci sei e che frequentarti in amicizia ed amore è la sola cosa che tu vuoi da noi. 
Imparare a parlare con te, come un uomo o una donna parla con l'amica o l'amico.
Imparare a frequentarti, mio Dio, Santo Nome, ogni momento della nostra vita, chiedendo il tuo aiuto, offrendoti il nostro aiuto o semplicemente vivendo insieme con stupore e dolcezza la bellezza e l'umiltà del mondo e della vita che hai creato. E che stiamo creando insieme.
Imparare la preghiera con te come amore e verità.
Mio Signore, mio Dio, mio Santo Uno e Trino. Immensità amante.




ciao
r

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