19 settembre 2011, lunedì della XXV settimana del tempo ordinario

"In quel tempo, Gesù disse alla folla: 
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. 
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. 
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere»." (Lc 8,16-18) 
















«Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce».




Tutto ci hai detto, tutto ci è stato rivelato. Tutto. 
Quello che ci serve per arrivare a Dio.
Tu, mio Re, ti sei fatto strada verso Dio. La strada dove angeli e santi salgono e scendono per mettere in relazione sempre più forte la nostra vita e la vita di Dio. Questa strada d'amore che sei tu, mio Re.
Noi sappiamo la verità di Dio ed il suo amore e tenerezza paterni e materni verso di noi, sappiamo la radicalità della sua scelta verso di noi, sappiamo che ci chiede soltanto di darci l'una a l'altro l'unica cosa  di cui abbiamo davvero bisogno come la vita stessa. 
L'amore come dono.
Ci garantisci che l'amore non ci mancherà mai. Infatti quando iniziamo a dare amore scopriamo che ne abbiamo sempre di più a disposizione. Perché a chi dona amore tu dai l'accesso all'amore Dio, all'amore infinito ed interminato che è Dio stesso nella sua Unità e Trinità.
Ma dobbiamo darci amore senza riserve, e questo significa donare noi stessi senza pensare che possiamo finire, che abbiamo un limite.
Dobbiamo darci l'una l'altro più amore di quanto ne abbiamo, più vita di quanta ne possediamo, più pazienza di quanta ne conosciamo.
Perché tu sei con noi solo se noi siamo come te.

Dono totale di sé all'altro, spogliamento di me stesso come l'unica cosa che possiedo e sono.
Tu, mio Re e mio Sposo.




ciao
r


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