12 settembre 2011, lunedì della XXIV settimana del tempo ordinario

"In quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafàrnao. 
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». 
All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito".














"All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito".




Signore, Gesù Amico mio, non so.
Non so se sarei stato capace di una fede e di un'umiltà così grandi e così riposate in te.
Tu, il Messia, Gesù Nazareno ... basta toccare il tuo mantello ed ogni malanno o male guariscono ... basta guardarti passare e i nostri giorni diventano lieti. 
Tu, l'amico di chi non ha amici, l'amico delle escluse e delle rifiutate. 
Tu, quello di cui tutti parlano e che tutti vanno a sentire e guardare anche se è lontano.
Sono il centurione ... sono importante nel villaggio ... ho il potere ed i soldi ... ho bisogno di te e non ne approfitto per riceverti in casa, per ospitarti, per potermene vantare con tutti .... dopo ...  è venuto, proprio lui ... sì, in casa mia .... l'ho visto da vicino ...
Davvero questo centurione aveva una fede enorme ed una umiltà altrettanto grande e ti ha solo chiesto di dare un ordine, che sarebbe stato rispettato ed il servo sarebbe guarito. 
Anche se non lo toccavi, pure se non lo vedevi e lui non ti vedeva.
Gesù, ti prego, aiutami ad amarti anche se non ti vedo. Aiutami a sapere che quello che tu vuoi diventa vero nella mia vita e nella vita di tutti.
Gesù, Amico mio, guarisci la nostra servitù al male e facci liberi nell'Amore Santo che tu sei.
Gesù mio, Re Sposo, mio Signore.




ciao
r



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