3 agosto 2011, il ritorno

Ecco. Siamo rientrati e, grazie al buon Dio, tutto è andato bene.
Così torno a salutarvi e spero che l'attesa non sia stata troppo lunga.
Il saluto arriva con alcune fotografie da Sighet Marmatieu, dove eravamo, e con le parole del Vangelo di oggi.


La connessione sta nel fatto, "fatto" perché è qualcosa di certo e di sicuro, nel fatto che se chiediamo con fede, cioè andando oltre ogni ostacolo, e crediamo con semplicità, allora otteniamo tutto quel che vogliamo.
Anche se non siamo "figli" o "figlie" della famiglia del Signore.


Ciao
r





"In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. 
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita." (Mt 15,21-28) 












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