05 luglio 2011, martedì della XIV settimana del tempo ordinario
"In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!»." (Gv 10,14)
"Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore".
I fiori della plumbago si aggrappano alla vita, lievissimi nell'obbedienza all'amore di crescere e di dare vita nella bellezza.
Noi, tu lo vedi mio Re, quanto noi siamo dispersi e ciechi.
Ci illudiamo di essere sapienti e camminiamo nel buio delle nostre città.
Crediamo di correre e inciampiamo nelle nostre morti.
Noi siamo qui, Signore Gesù mio Re, sempre più affaticati e stanchi.
Tu lo vedi e lo sai quanto abbiamo bisogno di conforto, quanto abbiamo necessità della leggerezza del tuo giogo d'amore, della dolcezza del tuo peso di gioia.
Signore Gesù. manda operai ed operaie a queste stanche messi del Padre.
Facci operaie ed operai al servizio dell'Amore Santo che tutte e tutti ci desidera.
ciao
r
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!»." (Gv 10,14)
"Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore".
I fiori della plumbago si aggrappano alla vita, lievissimi nell'obbedienza all'amore di crescere e di dare vita nella bellezza.
Noi, tu lo vedi mio Re, quanto noi siamo dispersi e ciechi.
Ci illudiamo di essere sapienti e camminiamo nel buio delle nostre città.
Crediamo di correre e inciampiamo nelle nostre morti.
Noi siamo qui, Signore Gesù mio Re, sempre più affaticati e stanchi.
Tu lo vedi e lo sai quanto abbiamo bisogno di conforto, quanto abbiamo necessità della leggerezza del tuo giogo d'amore, della dolcezza del tuo peso di gioia.
Signore Gesù. manda operai ed operaie a queste stanche messi del Padre.
Facci operaie ed operai al servizio dell'Amore Santo che tutte e tutti ci desidera.
ciao
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