11 giugno 2011, vangelo della messa della vigilia di Pentecoste

"«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi»." (Mt 10,7-13)










«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento».



Tu sei il Re, e sei un Re che è venuto a noi liberamente, in modo gratuito.
Tu, invece, hai pagato per stare con noi, ed hai pagato un prezzo assai caro. Hai pagato te stesso.
Tu sei Re ed hai pagato un prezzo carissimo per poter essere il nostro Re, il Re che ci libera dal male e ci rende soltanto gioia, gioia allegra e contenta.
Tu ci fai madri, incinte della vita.
Tu ci fai attesa della vita.
Tu ci fai ricchezza di cibo, ricchezza d'ombra che cura, ricchezza di bellezza.
Tu, mio Re, che hai pagato con te stesso e con la tua divinità umana la nostra libertà e la nostra gioia allegra.
Tu, mio Re, fa in modo che anche noi possiamo dare tutto.
Perché tutto abbiamo avuto gratuitamente e tutto dobbiamo dare.
Gratuitamente ed al tuo stesso prezzo.
Ti amo.


ciao
r

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