11 marzo 2011, venerdì dopo le Ceneri

"In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno»." (Mt 9,14-15)










«Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno»



Il mare fecondo, vasto e accogliente.
Un albero grande, dalle radici potente, saldo nel suolo.
Un gabbiano lanciato verso il sole.
Facciamo digiuno, mio Re, facciamo digiuno perché dobbiamo assumerci il carico del male che facciamo nel mondo, per riuscire a consegnare questo nostro mondo alle tue mani redentrici e amanti.
Facciamo digiuno, Sposo, ma talvolta ci viene male perché l'onda forte e ampia della tua audacia si avvicina a noi e ci tocca il cuore.
Perché la tua presenza è così forte che ci commuove vicino.
Come una pianta, come il mare, come un gabbiano.
ciao
r

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