8 febbraio 2011, martedì della 5 settimana del tempo ordinario (anno dispari)

"In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte»."








«Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Una città nella nebbia, avvolta di fumi e umido.
Un orizzonte che s'è perduto e non ragiona più con noi.
Un'assenza che ormai non è più rimediabile subito, ma per cui occorre aspettare, per cui occorre lavorare nel tempo.

Gesù, mio Re Sposo, quante cose facciamo per tradizione e così annulliamo la tua Parola, santa e benedetta?
Quante volte diciamo "Korban" per non dover amare, per rifiutare quell'amore, quel volere e quel fare, in cui tu ci hai chiesto di essere ed esistere così da riuscire a farci amare da te?
Quanto ancora lasceremo il nostro orizzonte nella confusione e nell'umido?
Quanto ancora ti lasceremo fuori dalla porta?

Vieni Signore Gesù, vieni presto, vieni in mio aiuto.

ciao
r

Commenti

Post popolari in questo blog

AVVISO importante ALLE LETTRICI E AI LETTORI

Adesso è il tempo (su "Perfct days" di Wim Wenders)

La vita, Gesù,